6 set 2021Tempo di lettura: 3 min

Mbrischio #9 - James Senese

Non so se esista un appassionato di musica che nella vita non abbia mai sentito nominare almeno una volta James Senese. Gaetano Senese, detto James, nasce nel 1945 a Napoli da padre afroamericano e madre napoletana ( il cognome è della madre ). Inizia la sua carriera di sassofonista nel 1961 anche se le prime incisioni arriveranno nel 1964. Ma è coi Napoli Centrale che il nostro raggiungerà maggiore successo e fama,fino ai giorni nostri.

Fino ai giorni nostri perchè nonostante i suoi 50 anni di carriera musicale alle spalle, alla veneranda età di soli 76 anni, James Senese continua a stupirci, e lo fa sempre con tanto tanto e rinnovato stile. Non potevo non occuparmene, non se si tratta di un RE dello "mbrischio" .

Ma sapete già che non mi piace perdermi molto in chiacchiere e definizioni, quindi andiamo subito a capire di cosa si tratta.

"James is back" è il titolo dell'album, un ritorno da solista dopo 5 anni dall'ultimo suo lavoro discografico con i Napoli centrale ( 'O Sanghe ), con un album che non fa altro che confermarne la grandezza non solo artistica, ma anche umana.

Canzoni sofferte, che parlano degli ultimi, di chi non ha voce. canzoni che straripano di amore per la vita, in un connubbio di jazz, funky, blues che oggi strizza l'occhio a sonorità più contemporanee come quelle legate al mondo dell'elettronica.

James è tornato!!! E ce lo fa capire con un certo orgoglio ( in positivo ) , tanta simpatica autostima e un' inedita atmosfera musicale.

In "'O meglio amico mio" invece troviamo un testo dall'umore che si discosta molto dalla musica: un ritmo scatenato dalle influenze sudamericane, riff di chitarra elettriche dove servono, e un sound controverso intriso di rabbia e amore.

Ma quando a suonare ci si diverte, è facile approdare a esperimenti come quelli che ci regalano i suoni di "Je sone": sintetizzatori, suoni elettronici, un ritmo veloce e incalzante e che durante il bridge cambia notevolmente per poi lasciare spazio al sax...

James Senese scrive: “Nella società attuale è diventato molto difficile far prevalere il bene sul male e ancora più complesso parlare alle persone per cercare di far capire loro quella che per me è la strada giusta dei sentimenti. Ogni persona ha un proprio credo, non siamo tutti uguali e ognuno costruisce il proprio mondo in modo differente ma uno dei problemi principali è che vi sono persone che hanno velleità dominanti. Per realizzare questo lavoro discografico ho guardato un po’ dappertutto, per trovare una voce comune che potesse entrare nel cuore della gente. È un disco molto sofferto ma pieno d’amore ed è proprio l’amore quello che io cerco in ogni momento della mia vita e del mio lavoro. Il lavoro che ho fatto è stato di cercare un unico suono: quello della verità, il mio essere nero e bianco… per potermi ritrovare e ritrovare la mia identità. Ci sono alcuni brani che io amo più’ degli altri, sicuramente il primo singolo che sceglierò tra i primi due che elenco: Je Sone; James is back; L’america; ‘O meglio amico mio; Jesce fore. Questi mi danno una carica emozionale notevole, per me rappresentano il presente ma anche il futuro. Sembrano canzoni ma sono al di sopra delle canzoni, sono lo specchio della mia vita, in questi brani si sente il soffio del mio cuore”.

In "Jesce fore" invece troveremo una interessante commistione musicale di blues, country e....musica napoletana.