«
me... La corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca!»
L’urlo di Fantozzi riecheggia ancora e io mi inchino all’ immenso genio di Villaggio, ma cosa voleva esattamente dire? Il suo era un volere sbeffeggiare i critici impegnati di maniera, che magari mai avevano visto il film. Da allora difficilmente si riesce a parlare della Corazzata senza pensare a Villaggio, ma davvero il film è una cagata pazzesca? Quanti tra quelli che esprimo giudizi hanno visto per intero il film?
La realtà è che il genio di Ėjzenštejn era smisurato e tutto il cinema moderno nasce dalla sua visione, sia per quello che riguarda le riprese, che per il montaggio. La sua forza innovativa è stata unica, ma, ovviamente, a cento anni di distanza le innovazioni tecniche lo fanno meno fruibile, al primo impatto. L’avvento del sonoro, del colore, delle tecniche digitali si sentono, ma la sostanza del suo cinema permane.
Epiche scene di massa, movimenti di macchina innovativi, forse secondi solo a quelli di Abel Gance,sperimentazioni nel linguaggio del montaggio, che fino a quel momento era meramente didascalico, rendono la sua cinematografia fondamentale per una nuova espressività.
Cosa sarebbe stato del cinema di Welles, Scorsese, Coppola, Tarantino, senza quello di Ėjzenštejn.
Provate a vedere la Corazzata, armatevi di un po’ di pazienza e contestualizzate. Nel caso foste così coraggiosi, vi consiglio Ottobre, Aleksandr Nevskij e la trilogia di Ivan.
Il film fu citato in vari film da De Palma, Bertolucci, Lucas, Spielberg, Gilliam, Allen, Segal e Becker.
I
l successo della Corazzata fu così ampio che la Paramount voleva commissionargli la realizzazione de La guerra dei mondi, ma ci furono divergenze produttive e il film non si fece, peccato, ci sarebbe sicuramente rimasta un’altra perla di fantascienza del periodo epico del cinema, oltre a Metropolis di Lang.
Vedete Ėjzenštejn e anche i film di Villaggio.
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