Il 16 maggio del 1953, un anno esatto prima della nascita del rock, moriva Django Reinhardt, il chitarrista che ha influenzato in modo trasversale tutti i generi e i musicisti nati dopo di lui. La cosa incredibile è che Django aveva una tecnica e una velocità di esecuzione fuori dal comune pur avendo perso l'anulare e il mignolo della mano sinistra (oltre all'uso della gamba destra) in un incendio divampato nella roulotte dove viveva con la famiglia, quando aveva appena diciotto anni. Questa menomazione lo costrinse ad abbandonare il banjo, lo strumento con il quale aveva già dato prova di un talento sovrumano, per ripiegare sulla chitarra, meno difficile da suonare in quelle condizioni. Nonostante l'handicap, o forse grazie a quello, sviluppò una tecnica chitarristica rivoluzionaria che lo portò a calcare i palcoscenici di tutto il mondo, acclamato come il più grande chitarrista di tutti i tempi. Alla sua grandezza Woody Allen ha dedicato il film con Sean Penn "Accordi e disaccordi", noi, più umilmente, questa cartolina.
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