LIBRI DI MARCO DI GRAZIA
Marco Di Grazia - E QUELLO SGUARDO BLUES...
Dopo "Fra la via Aurelia e il Mississippi", Marco Di Grazia torna con altri sei racconti che attraversano un ideale ponte fra la nostra terra e quella del Delta dove è nato il Blues, e che narrano di musica e musicisti, di demoni e leggende, di violenza, razzismo, amore e passione. Ecco allora la giovane "Lady" che cantava il Blues in un paesino della campagna toscana; il sinistro "Preacher Jack", assetato di vendetta, che annuncia sempre il suo arrivo con una struggente canzone; l’"Imperatrice" Bessie Smith, la cantante che assume due detective per proteggersi dalle minacce del Ku Klux Klan; un giovane scampato a un naufragio che si ritrova ad amare il calcio e John Lee Hooker; "Elenor Lee & The Red Devil’s Moon": torna Martha Rae che s’imbatte in una vecchia storia sospesa fra realtà e leggenda e, infine, "Sonny Dinero", il sogno di una vita migliore in un mondo in cui regnano la malavita e l’ingiustizia.
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M. Di Grazia, C. Soldatich - CINQUE MINUTI DUE VOLTE AL GIORNO
Lucca, 1960. Il grande jazzista Chet Baker viene arrestato per possesso di droga. Subisce un processo e viene condannato a 16 mesi da scontarsi nel carcere di Lucca. Qui, a seguito delle sue ripetute richieste, un giudice gli consente di suonare la tromba in cella, ma solo per cinque minuti due volte al giorno. La storia ripercorre quei mesi in cui Chet Baker viveva e suonava fra Lucca e la Versilia, con pagine che scorrono fra droghe, vita notturna, corse in auto, donne misteriose e la musica, le note, il jazz.
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Marco Di Grazia - FRA LA VIA AURELIA E IL MISSISSIPPI
Raccolta di racconti in larga parte ambientati là dove il più importante genere musicale del ventesimo secolo è nato: il Delta del Mississippi. Si tratta di sei storie che narrano di musicisti, viaggi, leggende, anime vendute al diavolo, sogni, assoli, omicidi, misteri, incidenti, razzismo e tanto altro. La via Aurelia e il Mississippi si uniscono attraverso le vicende dei protagonisti: il sinistro Fatty Abe Freeman di Guitar Spring Blues; la campagna toscana votata al blues di Lo chiamavamo Strogoff; le vite bruciate in fretta di Martha Rae e Harpo Johnny Boy; la guerra di Buddy Lee Dawkins in Tombolo Blues e il lussurioso treno che attraversa il Midwest di Honky tonk train. E poi la musica e i suoi eroi, dai grandi maestri del Delta Blues, Robert Johnson, Son House, Charley Patton, alla magica chitarra di Stevie Ray Vaughan.
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Marco Di Grazia, Francesco Villari - L'OTTAVINA DI DIO
Tangeri, 1976, campionato del mondo di biliardo. Un colpo impossibile regala la vittoria ad uno sconosciuto giocatore, che subito dopo svanisce nel nulla, per sempre. Bico e Poker, aspiranti scrittori alla ricerca di una storia "nuova", decidono di cercare il campione scomparso trent'anni prima con lo scopo di scrivere un libro su di lui. Una debole traccia li trascina in un vorticoso viaggio denso di avventure, incontri, guai, litigi e riconciliazioni, che li porterà prima in Spagna, poi in Tunisia e infine in Grecia, dove si compie l'epilogo di quella storia iniziata tanto tempo fa... Un fitto intreccio di eventi narrati alternativamente dai due protagonisti, Bico e Poker: astuto e border-line il primo, timido e sognatore l'altro. Sovrapponibili e complementari, irrisolti e problematici, simpatici ma non troppo.
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Marco di Grazia, Francesco Villari - DEMOCRACIA FUTEBOL CLUBE
"[...] Caro Socrates, ti dicevo della bella storia. È un romanzo intenso, dai tanti colpi di scena, palpitante. Il protagonista si chiama Carlos Alfonso Junior Pereira, detto Sapo o Alfo, numero sette sulle spalle (come Garrincha, Meroni, Best e Pier Paolo Pasolini) ed è il filo conduttore di una vicenda che è fatta di gol a piedi scalzi, di successi memorabili, di tenacia e orgoglio, ma anche di delusioni, di morti, di militari feroci, di un passato che ritorna impietoso. Villari e Di Grazia inventano molto, ma tutto sembra così reale, così vero, nel bene e nel male: perché in quegli anni il Sudamerica cancellava generazioni di giovani, nella tragedia dei desaparecidos e dei figlirubati' alle madri per essere ceduti a coppie vicine al regime. Letto il romanzo, fratello Socrates, ho deciso di scriverti: perché in ogni pagina ci sei tu, c'è il tuo respiro, il tuo sorriso dolce e malinconico, la bellezza abbagliante della tua classe e delle tue idee".
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(Dalla prefazione di DARWIN PASTORIN)
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M. Di Grazia, C. Soldatich - L'UOMO CHE CUSTODIVA LA MUSICA
Un bel giorno a Valventosa... anzi no, non fu un bel giorno quello in cui rubarono la musica, lasciando il mondo in preda al suono del silenzio. Chi ha rubato gli scrigni che contenevano la musica? E soprattutto, dove sono stati portati? Se lo chiede il custode della musica – il vecchio Diapason – e con lui se lo chiedono Jazz, Blues e Rock, i fedeli aiutanti del buffo sergente Pepper. Tre ragazze e quattro ragazzi saranno coinvolti in una rocambolesca avventura in cui incontreranno pietre rotolanti, scarafaggi che in realtà sono maggiolini, tigri e mille bolle blu... Riusciranno a scoprire il mistero della scomparsa della musica e a riportare nel mondo il sorriso perduto? Lungo la storia sono disseminate “impronte musicali”, cioè riferimenti alla musica, a canzoni specifiche, cantanti e gruppi musicali. In appendice: spiegazione di tutti i riferimenti musicali esistenti lungo il libro, per divertirsi ad andare a ricercarli. Pentagramma finale per esercitarsi a scrivere le note. Il libro si presta a laboratori e percorsi, anche musicali, nelle scuole.
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Marco Di Grazia, Bruno Soldatich - LE CURVE DELLA MEMORIA
1973. Un giovane agente di polizia si trova ad assistere, durante un MotoGP, a un grave incidente. Questo episodio lo catapulterà indietro nei ricordi quando il padre perse la vita in un incidente con la sua Moto Morini. Scosso da quei ricordi decide di prendere qualche giorno di ferie e di tornare nei luoghi della sua infanzia, rivivendo così tutti i momenti più importanti della sua vita: le scelte, le paure, le gioie, i dolori, la scuola, i primi lavori... Un viaggio tra le curve della memoria di un ragazzo che diventa uomo.
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Marco Di Grazia - LI CHIAMAVANO COPPI E BARTALI
Nell’Italia del dopoguerra, i sogni passano anche attraverso il pedalare sulle strade sterrate e di campagna, all’inseguimento del mito di due grandi campioni simboli di un’epoca che caratterizzano la vita in piccoli paesi, dove il ciclismo è pane quotidiano. In uno di questi, ai piedi dell’Appennino toscano, nascono e crescono due ragazzi: Arturo e Giuseppe. I due ragazzi pedalano, corrono e sognano grandi sfide su quelle montagne di cui sentono le imprese dei due grandi campioni.
Arturo e Giuseppe sono legati da una grande passione comune e da una forte amicizia. Crescono e con loro il sogno arriva a portata di mano, il traguardo è vicino e basta solo alzare le mani. Ma, come scopriranno, le salite della vita, a volte, sono più dure di quelle della strada.
Con un'illustrazione originale di Cristiano Soldatich